Quando si prova a definire il termine yoga, solitamente si fa riferimento al secondo sutra del primo capitolo (samadhi) dell’opera di Patanjali. Esistono tuttavia numerosi testi, sicuramente meno noti di quello sopra citato, che ci permettono di ampliare la nostra visuale andando a curiosare in una vasta gamma di scritti molti dei quali poco conosciuti.
Vediamo alcune delle definizioni del termine yoga secondo queste fonti.
Bhagavadgita: lo yoga come equanimità, abilità nell’azione e separazione.
Compi le azioni ben saldo nello yoga! Abbandona l’attaccamento, o Arjuna, e sii equanime nel successo e nel fallimento. Lo yoga, si dice, è equanimità. Lo yoga è abilità nelle azioni. Sappi che ciò che è detto yoga è la separazione dal contatto con la sofferenza. Deve essere risolutamente esercitato da colui la cui mente non è afflitta. Lo yogi è superiore agli asceti, è anche considerato superiore a chi possiede la conoscenza, lo yogi è superiore ai ritualisti. Perciò, Arjuna, sii uno yogi.
Yoga sutra di Patanjali: lo yoga come soppressione delle attività della mente.
Quando la mente è concentrata su un punto, ciò fa sì che un oggetto risplenda nel modo in cui è realmente, recide le afflizioni, scioglie i legami del karma, orienta verso la soppressione delle attività della mente. Questo è chiamato yoga.
Yogasataka: lo yoga come conoscenza, dottrina e condotta corrette
In questa dottrina i signori dello yoga hanno definito con convinzione lo yoga come convergenza di tre fattori, a cominciare dalla conoscenza corretta, la dottrina corretta, la condotta corretta. In questo modo si origina l’unione con la liberazione.
Vimanarcanakalpa: lo yoga come unione del sé individuale e del sé supremo
Dicono che lo yoga sia l’unione del sé individuale e del sé supremo
Yogabija: l’unione di tutte le dualità:
Non c’è merito più grande dello yoga, felicità maggiore dello yoga, e niente di più sottile dello yoga, perché non c’è nulla di più elevato del cammino dello yoga.
E’ chiamata yoga l’unione dell’apana e del prana, del sole e della luna, dell’anima individuale e dell’anima suprema e allo stesso modo l’unione di tutte le dualità.
Tratto da “ le radici dello yoga”